Philip Zimbardo fece degli esperimenti sulla prigione simulata e afferma che è la situazione a influenzare il comportamento dei soggetti.
nell'Università di Stanford ricostruisce un'ambiente carcerario e recluta 24 maschi che per 15 dollari al giorni dovranno interpretare il ruolo di guardie o carcerati. Vengono distribuiti gli appositi oggetti e vestiti e vigono delle regole. Già al secondo giorno i prigionieri si ribellano e le guardie li puniscono. Al quinto giorno l'esperimento viene sospeso dato l'andamento e le conseguenze sui detenuti troppo pesanti.
Zimbardo afferma che avviene un processo secondo il quale l'individuo si spoglia della su identità e segue delle norme situazionali e, in questo caso, dando sfogo a impulsi irrazionali e violenti.
Altri studiosi affermano che si tratti invece dell'acquisizione di una nuova identità sociale dove agisce il conformismo al gruppo.
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